[E3 2009] Il terrore viene dal buio
Alieni, predatori e poveri umani (armati).
Terrore, terrore vero. Alzi la mano chi non ha vissuto l'esperienza "Alien" provando questa stessa emozione, la prima volta che ha accompagnato Ripley lungo gli angusti corridoi della Nostromo, inseguito dai terrificanti xenomorfi disegnati da H.R. Giger.
In termini videoludici, forse solo lo splendido Alien Vs. Predator del 1999, a opera di Rebellion, ha saputo ricreare le medesime atmosfere, aggiungendo alla ricetta il punto di vista degli stessi xenomorfi e quello del Predator in un titolo sorprendente, soprattutto grazie a una modalità multiplayer che, basandosi sulle enormi differenze tra i protagonisti, seppe fornire un approccio molto creativo ai classici deathmatch.
Proprio Rebellion, dieci anni dopo, ci ha accolti in una stanzetta all'interno dell'area riservata di SEGA all'E3 2009, e abbiamo potuto finalmente ammirare il nuovo capitolo di questa fantastica saga.
una trama divisa in tre
Il nuovo Aliens Vs Predator si colloca temporalmente trent'anni dopo la fine di Alien 3, il terzo film della saga. A scatenare gli eventi è nuovamente un gruppo di marine che, giunto su un pianeta misterioso, scoprirà sulla sua superficie una piramide Predator praticamente "farcita" di uova di xenomorfo. Un setup a dir poco esplosivo!
La trama sostanzialmente si svolge (in modo piuttosto lineare) attorno a un canovaccio comune, che potrà essere affrontato dai punti di vista delle tre fazioni in gioco: al giocatore viene data la libertà di scegliere quale delle tre campagne affrontare, e si tratta di una scelta non definitiva visto che, in qualsiasi momento, si potrà passare da una campagna all'altra senza limitazioni di sorta.
La demo a cui abbiamo assistito riguardava i Marine, e così abbiamo fatto la conoscenza con il nostro alter-ego, manco a dirlo un vero e proprio "rookie" mandato allo sbaraglio contro un nemico molto, molto pericoloso. Separato inizialmente dal resto del gruppo, il nostro novellino dovrà innanzitutto ricongiungersi agli altri cercando di difendersi dagli attacchi degli alieni, una cosa non semplice perché questi, ovviamente, sono rapidi, letali e intelligentissimi.
Parlando di compagni di squadra, va sottolineato che - a parte un paio di personaggi chiave - tutti quelli che incontreremo durante il gioco sono "spendibili": mantenerli in vita è molto utile perché sono un aiuto effettivo in battaglia, ma capiterà di vederli morire e di doverli lasciare dolorosamente indietro. In altri casi, sequenze scriptate davvero splendide narrano le dolorosi morti di altri compagni, colpiti dagli alieni senza che il giocatore possa fare nulla per salvarli.
Sono momenti in puro stile Alien, con gli xenomorfi che sbucano dal soffitto per prendere "al volo" un soldato, o barriere invalicabili che ci dividono dal compagno che sta subendo un orrido destino.
l'importanza del buio e della luce
Di Aliens Vs Predator colpisce la solidità dell'impianto di illuminazione che Rebellion ha creato appositamente per questo gioco. L'illuminazione è dinamica, così come le ombre, ed è davvero un piacere per gli occhi osservare come la luce filtra nei corridoi che stiamo percorrendo, così come è meno piacevole il momento in cui la luce ci abbandona e comincia il terrore.
Gli alieni sono intelligenti, dicevamo, e non perdono l'occasione per metterci in difficoltà, nascondendosi nel buio e tendendo agguati. Oltretutto, a quanto visto in questa prima demo, sono nemici particolarmente resistenti e semplicemente letali a corto raggio, come dimostrato dal gran numero di "morti" subite dal nostro anfitrione di Rebellion!
Punto cardine della giocabilità, quindi, sarà quello di riportare la luce che non c'è, e in tal senso i marine hanno due strumenti: una torcia in stile Doom 3 posta sull'arma principale e una serie di razzi luminosi da lanciare nelle zone più buie. E vedere "qualcosa che scappa e si nasconde" proprio dove ci stavano dirigendo, beh, dà sensazioni davvero inquietanti.
Da punto di vista dello svolgimento, la prima impressione è che il gioco sia molto lineare e scriptato, proprio per fornire al giocatore un'esperienza il più possibile cinematografica ed emozionante. A precisa domanda, però, i ragazzi di Rebellion hanno confidato che in realtà si troveranno zone in cui sarà possibile utilizzare strade alternative, come in una sorta di "mini-sandbox" all'interno di una struttura comunque lineare.
la lunga attesa
Insomma, quanto abbiamo potuto ammirare di Aliens Vs Predator ci ha convinti pienamente, e non vediamo l'ora di sperimentare anche gli altri "punti di vista" e come le peculiari caratteristiche degli alieni e del Predator saranno applicate al gioco. Senza parlare, poi, della sezione multiplayer, che si annuncia davvero "massiccia" ma su cui i ragazzi di Rebellion hanno preferito non sbottonarsi.
Il vero problema di Aliens Vs. Predator è la data di pubblicazione: usciti dalla demo, pensare che dovremo attendere il 2010 per giocarlo è davvero, davvero, davvero terrificante!
di Simone Soletta - 3/6/2009
da
http://next.videogame.it